L’importanza della stagionalità

L’importanza della stagionalità

02/04/2020 Off Di Redazione Ilmiofarmacista

Fragole a Natale e spremute d’arancia in agosto… con la globalizzazzione è possibile trovare qualsiasi tipo di frutta o verdura in qualsiasi stagione, proveniente da qualsiasi luogo geografico.

I procedimenti per avere frutta e verdura fuori stagione sono due: gli alimenti vengono prodotti in serre oppure in zone geografiche lontane da noi in cui le stagioni sono diverse dalle nostre. In entrambi i casi, tuttavia, frutta e verdura non hanno le stesse qualità nutrizionali di quelle coltivate e raccolte secondo la stagionalità. 

  • Con le coltivazioni in serre, le piante non ricevono la quantità di sole di cui avrebbero bisogno, e, costrette a crescere in condizioni climatiche differenti, si fa spesso uso di fertilizzanti per aiutarle a crescere come dovrebbero. Questa forzatura, però, indebolisce le piante che diventano più facilmente vittime di insetti, e di conseguenza questo porta all’uso anche di sostanze antiparassitarie.
  • Nelle coltivazione all’aperto ma in zone geografiche con stagioni diverse dalle nostre, la frutta e la verdura, sebbene non trattate come se coltivate in serra, dovranno affrontare un lungo viaggio. Per affrontare viaggi lunghi, i vegetali vengono raccolti quando prematuri e conservati in celle frigorifere, non riuscendo così a raggiungere la maturazione adeguata sulla sua pianta.  Oltretutto dopo la raccolta, verdura e frutta tendono a perdere gradatamente il loro patrimonio di vitamine e antiossidanti, questo significa che se passa troppo tempo dalla raccolta al consumo, i nutrimenti saranno nettamente inferiori.

I prodotti di stagione, portati a completa maturazione naturalmente sulla pianta, sono più ricchi di vitamine, sali minerali e fitonutrienti ed i ridotti tempi di trasporto e conservazione aiutano a mantenere intatto il contenuto vitaminico. Inoltre, se coltivati durante la loro stagione, hanno bisogno di quantità minore di pesticidi e antiparassitari.

Mangiando seguendo la stagionalità, possiamo variare molto la qualità dei nostri alimenti, assimilando i nutrimenti necessari proprio nel momento giusto, vediamo degli esempi:

  • Durante l’inverno la natura ci fornisce frutti ricchi di vitamina C (es. arance, mandarini, mandaranci, pompelmo e limone) che rinforzano le nostre difese immunitarie e ci proteggono contro il raffreddore e l’influenza delle stagioni fredde. 
  • Al contrario, gli alimenti estivi sono ricchi di acqua come cetrioli, cocomeri, pomodori, zucchine, utili a reintegrare i sali minerali che perdiamo con la traspirazione cutanea.
  • In primavera, tempo per il nostro organismo di scrollarsi dalle pesantezze e dalle tossine accumulate in inverno e prepararsi alla bella stagione, arrivano verdure ed erbe naturalmente detox e remineralizzanti come i ravanelli, gli asparagi, i carciofi o il tarassaco. 

Anche a livello calorico la natura fornisce alimenti più leggeri o più consistenti quando è la stagione giusta affinché noi riceviamo più o meno riserve ed energia.